Si terrà venerdì 4 dicembre dalle ore 16:30 alle 18:30 il Digitalk “Il senso del lavoro per le donne. Storia di una violenza di genere subdola e incompresa”, organizzato dalla Consigliera di Parità della Regione Umbria, Monica Paparelli con l’Associazione di Promozione Sociale e Culturale Sovrapensiero, e il Centro Pari Opportunità della Regione, prima tappa di un percorso interamente dedicato al “Lavoro Femminile”. Il convegno rientra nel contesto tematico del mese di novembre, dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e fornisce un quadro dettagliato e una riflessione aperta, sulla natura iniqua e contraddittoria che ancora caratterizza la posizione delle donne nel mondo del lavoro attualmente acutizzata dalla pandemia in atto.
Il programma prevede un’introduzione tecnica-scientifica, di Enza Galluzzo, dell’AUR Umbria, che fornirà un quadro con dati alla mano del lavoro femminile in Umbria, partendo dal dato nazionale. Si farà riferimento alla ricerca “Asimmetrie di Genere” analizzando le Topic “Asimmetrie” e il nuovo “Rapporto” dell’AUR sulla condizione lavorativa della donna in Umbria da diversi punti di vista, anche e soprattutto a fronte della pandemia che stiamo vivendo.
A seguire l’analisi sociale del fenomeno sarà affidata a Silvia Fornari, Docente di Sociologia Generale dell’Università degli Studi di Perugia che proporrà una riflessione sui paradossi del lavoro al femminile, quei gap di genere che allontanano le donne da un’equa partecipazione al mondo del lavoro e da un equo riconoscimento del loro ruolo. Monica Paparelli, Consigliera di Parità Regione Umbria, partendo dal commento sui dati emersi dalla Ricerca AUR e dall’analisi condotta dall’Università, approfondirà le motivazioni alla base della bassa partecipazione al mercato del lavoro delle donne in Italia, con particolare riferimento all’Umbria; mentre Maria Teresa Di Lernia, Cons. di Parità Provincia di Terni, rifletterà sul “Caso” smartworking, come strumento adeguato di lavoro, formula agile o tranello?; Giuliana Astarita, Cons. di Parità Provincia di Perugia, infine parlerà delle Politiche di conciliazione tra vita privata e lavoro.
La parte centrale del convegno è dedicata agli Strumenti “legali” per marginalizzare il ruolo della donna nel mercato del lavoro” con l’intervento delle Avvocate Emma Contarini, Esperta in Diritto di Famiglia e Monica Raichini, Vice Presidente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati.
Il licenziamento in bianco, che ora è stato abrogato dalla legge, il “Mobbing”, non espressamente normato e ancora utilizzato in molteplici forme sempre più subdole nei confronti della donna, saranno il fulcro dei due interventi che getteranno lo sguardo avanti per incentivare una formazione agli addetti ai lavori nel riconoscimento della discriminazione di genere.
Caterina Grechi neo Presidente del CPO (Centro Pari Opportunità) della Regione Umbria aprirà il Talk dedicato ai “Fenomeni di violenza diretta” e analizzato poi dalla Vice Presidente del CPO Tatiana Cirimbilli e dalla Consigliera del CPO Vittorina Sbaraglini. Questa sarà l’occasione per presentare anche i dati del “Telefono Donna” (800861126), servizio messo a disposizione dal Centro Pari Opportunità, attivo 24 ore su 24, come strumento essenziale di primo accesso alla segnalazione di violenze familiari e extrafamiliari.
Tiziana Casale, Presidente dell’Associazione Progetto Donna presenterà “La casa di Progetto Donna”, una soluzione che integra sociale e impresa, binomio che promuove un nuovo sviluppo economico sui territori più fragili e la ripartenza economica delle donne vittime di violenza.
A chiudere l’incontro sarà l’Avvocata Eleonora Magnanini, Presidente di FIDAPA BPW Sez. Todi che, partendo dalla “Produttività al femminile”, parlerà della Maternità come risorsa, per sfatare un luogo comune, perchè le donne che diventano mamme non sono un peso per la Società e il mondo del lavoro ma un grande indice di produttività: la maternità aumenta l’empatia, l’attitudine al problem solving e aumenta l’orientamento al risultato.